Battaglia della Cernaia
OGGI 16 AGOSTO RICORDIAMO
1855
GUERRA DI CRIMEA
(4 OTTOBRE 1853 – 1 FEBBRAIO 1856)
BATTAGLIA DELLA CERNAIA
I FRANCO-SARDI SCONFIGGONO I RUSSI
ARA DI GLORIA PER I BERSAGLIERI
La BATTAGLIA della CERNAIA, combattuta fra le truppe franco-sarde e quelle russe nei pressi dell’OMONIMO FIUME il 16 agosto del 1855, è stata una BATTAGLIA della GUERRA di CRIMEA.
La BATTAGLIA è stata anche chiamata “DI TRAKTIR“, dal ponte in muratura sul FIUME nei pressi del quale maggiormente infuriò la BATTAGLIA.
Le forze degli alleati erano così schierate: un Corpo francese, guidato dal Generale Emile Herbillon occupava i MONTI FEDIUKHINE con la Divisione del Generale Camou a sinistra.
La Divisione del Generale Faucheux a destra.
Nel VALLONE che era stato teatro della CARICA di BALAKLAVA, era dislocata la Divisione di Cavalleria Morris e dietro ancora la Divisione Scarlett.
Il Corpo Sardo occupava il MONTE HASFORT con la Divisione del Generale Durando (2a Brigata Fanti, 3a Brigata Cialdini) sulla destra del TORRENTE SUAIA e la Divisione Trotti (4a Brigata Montevecchio, 5a Brigata Mollard e in riserva la Brigata Giustiniani) presso KAMARA.
Il Generale Pélissier, comandante delle forze alleate aveva il Quartier Generale presso CADIKOI.
Sulla destra della CERNAIA erano state costituite due TESTE di PONTE, una francese che aveva il compito di difendere il PONTE in muratura di TRAKTIR, l’altra sardo-piemontese, che doveva eliminare l’inconveniente del dominio del CONTRAFFORTE di CIORGUNE che comprendeva le OPERE di ZIG-ZAG.
Le OPERE di ZIG-ZAG erano presidiate da tre Compagnie del 16° Reggimento Fanteria “Savona” e tre di Bersaglieri.
Tutte queste truppe appartenevano al Corpo d’osservazione proteggente l’ASSEDIO di SEBASTOPOLI tenuto da truppe franco-britanniche.
L’ATTACCO RUSSO avvenne su due colonne, il primo urto avvenne che era ancora notte, la testa di una colonna russa assalì i sardo-piemontesi che difendevano le OPERE di ZIG-ZAG: trecento uomini che resistettero per un’ora ripiegando poi sul POGGIO.
Questa posizione fu tenuta durante tutta la BATTAGLIA, e ciò ebbe conseguenze notevoli per il suo sviluppo e per il suo esito vittorioso.
L’altra colonna russa, comandata dal Generale Read (di origini scozzesi), passava la CERNAIA e assaliva le forze francesi che difendevano i MONTI FEDIUKINE.
La RIDOTTA di TRAKTIR fu presa dai russi, ma ben presto, questi, presi sotto il fuoco della Divisione Camou, non ressero e si ritirarono oltre la CERNAIA.
La Brigata De Faille intanto interveniva e riprendeva la RIDOTTA di TRAKTIR.
Alle 6 del mattino il comandante russo Gorčakov inviava la 5ª Divisione a sostituire la 12ª e faceva convergere sul fianco francese la 17ª.
Il Generale Herbillon fronteggiava questo movimento, ma nuovamente i russi riuscivano a riprendere la RIDOTTA di TRAKTIR.
Un furioso contrattacco francese sgominava anche la 5ª Divisione russa, ricacciandola al di là della CERNAIA.
La 17ª Divisione russa fu arrestata nel suo movimento dalla Brigata Saucier e dalla Brigata sardo-piemontese, che la prese sul fianco e, dopo breve lotta, la respinse a sua volta in disordine al di là del FIUME CERNAIA.
Nel frattempo il Generale Gabrielli di Montevecchio, alla testa della 4ª Brigata rioccupava le OPERE dello ZIG-ZAG.
La BATTAGLIA alle dieci del mattino era VINTA, i russi battevano in ritirata su tutta la linea, protetti dalle loro artiglierie e disturbati efficacemente dalla Cavalleria piemontese.
I numeri delle PERDITE della BATTAGLIA della CERNAIA, alla quale parteciparono 40.000 russi, 27.000 francesi e 10.000 soldati del REGNO di SARDEGNA, variano secondo le fonti.
Per i russi si contano dai 6.000 ai 10.000 fra morti e feriti; per i francesi da 227 a 300 fra morti e dispersi, oltre a 1.200 feriti circa; per i sardo-piemontesi si parla invece di 14 morti, 46 dispersi e 170 feriti. Altre fonti riportano perdite alleate (tra morti e feriti) per complessivi 1.761 uomini.
La BATTAGLIA costituì anche la chiave di volta della guerra con i russi non avranno più modo di rompere l’ASSEDIO di SEBASTOPOLI.
Poche settimane dopo, l’8 settembre 1855, i francesi raggiunsero le MURA di SEBASTOPOLI ed entrarono in città.
Alla fine della guerra si aprirà la lunga e complessa fase diplomatica che portò al CONGRESSO di PARIGI.
Qui, come dichiarò Cavour:
“Per la prima volta nella storia la QUESTIONE ITALIANA è stata portata e discussa avanti a un CONGRESSO EUROPEO”.